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Autore La meglio gioventù
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 22-11-2004 15:25  
Epopea della famiglia Carati, che dal 1966 ai giorni nostri, si immischia in vicissitudini, legate all’amore, alla vita, alla morte, e alla storia della nostra epoca.
“La meglio gioventù” di Giordana, è il film che ha caratterizzato in positivo, il 2003 cinematografico italiano; Con questa premessa unanimemente consenziente, posso dare il via al mio giudizio personalmente dissenziente, che trova, grazie ad un’altra personale premessa, un'altra introduzione possibile, ovvero: “La meglio gioventù” di Giordana, è il film che ha caratterizzato in negativo, il 2003 cinematografico italiano; questa discrepanza valutativa può esser facilmente fraintesa, perciò, chiarifico il significante della mia premessa con un’altra ancora, definitiva, di esse: “La meglio gioventù” di Giordana, è la fiction che ha caratterizzato in positivo, il 2003 cinematografico italiano; Adesso il significato della mia breve prefazione riassuntiva, può esser facilmente inteso e recepito.
Concepito inizialmente come fiction per la televisione, l’ottavo film del cinquantaquattrenne Marco Tullio Giordana, segna la rinascita del cinema italiano, ma per fare questo “La meglio gioventù” è e deve rimanere una fiction; strutturata, interpretata e diretta come tale, è invece stata sopravvalutata, ma sopravvalutata non nel senso classico, letterale, bensì sopravvalutata all’italiana, si, perché solo l’Italia può sopraelevare a film una fiction. E allora in conclusione io dico che non credo alle critiche positive del film “La meglio gioventù”, le rispetto, ma non ci credo. Come credere ad un paese che non crede in se stesso? Con tutti i suoi sottintesi.

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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 22-11-2004 15:48  
la prima parte m'è piaciuta un sacco, la seconda è + lenta, risente del fatto che era concepito per la televisione.
Giordana lo stimo moltissimo, i Cento passi m'ha fatto piangere di commozione e di rabbia.
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Save the cheerleader, save the world

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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 22-11-2004 15:56  
quote:
In data 2004-11-22 13:25, simboy scrive:

2 parole :

1) Ma

2) smettila...



3) ahahahahah

4) che film di cacca!
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simboy

Reg.: 20 Set 2002
Messaggi: 1603
Da: grugliasco (TO)
Inviato: 22-11-2004 16:54  

"La meglio gioventu" è la miglior susseguenza di immagini statiche su pellicola in ordine temporale fabbricata in Italia degli ultimi dieci anni , almeno.



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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 23-11-2004 01:28  
stitiche? naaaa anzi ...
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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 23-11-2004 01:29  
ahahahah perdio ho letto sul serio stitiche ...


stop!
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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 03-12-2004 01:13  
Un buon film italiano.
E' vero! Alcuni punti della sceneggiatura sono forzati allo scopo di narrare le vicende personali dei protagonisti, e di intrecciare queste ultime con vicende Storiche. Tuttavia il film a me non è dispiaciuto, tenendo conto anche del fatto che essendo un film italiano trattasi di un film "descrittivo" e non "visionario", e quindi più letterario e meno "cinematografico" in senso stretto (dato che i vari Fellini non ci sono più!). L'aspirazione era quella di rifarsi, nel suo piccolo, a film quali "C'eravami tanto amati" (di Scola) e "Una vita difficile" (di Risi): capolavori del cinema italiano.
La pellicola si avvale di un'ottima fotografia (chiara negli anni '70 e dagli anni dal 2000 in poi, e scura per gli anni 80), e di una buona regia: Giordana è un regista allo stesso tempo "classico" e amante dello stile "francese" (vedi i primi piani). Inoltre mi sono poi goduto la "godibile" (scusate il gioco di parole) recitazione di alcuni attori: tra cui l'immancabile Luigi Lo Cascio, il più valente attore italiano di oggi secondo me, Adriana Asti e mi ha sorpeso più di tutti Alessio Boni. Ed è su quest'ultimo aspetto che vorrei soffermarmi, che giustifica tra l'altro il mio giudizio positivo: Il personaggio Matteo. Non so se il merito va più agli sceneggiatori che sono riusciti a "creare" questo personaggio che "non riesce a vivere" o ad Alessio Boni che è riuscito a dare spessore al personaggio, con suo volto pieno di "vera e costante" sofferenza. Matteo è l'unico "vero" sconfitto del film, e questo lo mette più in risalto rispetto agli altri (infatti tutti i personaggi, in un modo o nell'altro alla fine del film vincono!). All'inizio del film contestatore e "originale", poi in seguito non essendo riuscito a "salvare" Giorgia si auto-punisce: si arruola nella polizia e quindi si omologa, non profittando della sua intelligenza (messa in risalto in alcune parti e dialoghi del film). E' un ragazzo "troppo" sensibile e la sua sensibilità è comunicata al pubblico in maniera struggente. Si trova a disagio con il resto della famiglia e anche nei rapporti con persone fuori dal nucleo familiare. Infine la morte prevale sulla vita. Nel dialogo con Mirella egli dice di "avere il controllo su tutto", e infatti dimostra di avere anche il controllo sulla sua vita: si suicida, e decide lui quando morire. Un film italiano superiore alla media!
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Preferiremmo volare sulla luna piuttosto che dire le parole giuste quand'è tempo di dirle

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